Casi studio

Storie vere: la rinascita di chi non vedeva via d’uscita dal debito

Piano di ristrutturazione dei debiti

Superare il rischio di pignoramento e ritrovare la stabilità economica

Gianluca e Claudia, genitori di due bambini, si trovano in difficoltà dopo che lei perde il lavoro. Il mutuo a tasso variabile e i figli piccoli rendono sempre più difficile arrivare a fine mese. Per cercare di resistere, accedono a prestiti, cessioni del quinto e carte revolving, ma la situazione peggiora. Quando la banca avvia il pignoramento della casa, sembrano non esserci più soluzioni. Grazie a un’amica, scoprono la Legge 3 per il sovraindebitamento e si affidano al nostro team. In tempi stretti, viene elaborato un piano di ristrutturazione dei debiti che ottiene l’approvazione del Tribunale: la casa viene salvata e le condizioni di rimborso rese finalmente sostenibili. La famiglia ritrova forza e libertà di ricominciare.

Scegliere tra pagare un debito o fare la spesa per i figli non è una vera scelta. Ora non dobbiamo più farlo.

Concordato minore

Da 500.000 euro di sovraindebitamento alla ripartenza dopo una crisi personale e professionale

Antonio, fotografo freelance, perde gran parte del lavoro durante il Covid. La crisi economica si intreccia con un periodo personale difficile: cade nel gioco d’azzardo e nell’usura, smette di pagare dipendenti e fornitori, e accumula mezzo milione di euro di debiti.

Quando arriva al limite, il suo commercialista lo indirizza verso un percorso possibile: un concordato minore. Con il nostro supporto, Antonio riattiva la partita IVA in modo diverso, riprende a lavorare in modo sostenibile nel tempo, si disintossica dal gioco e inizia a restituire quanto può.

La procedura viene approvata: i creditori ricevono somme altrimenti irrecuperabili e Antonio riconquista dignità, serenità, e una nuova vita.

Avevo una ditta ferma, troppi debiti e nessuna speranza. Non immaginavo che ci fosse ancora margine per ripartire.

Liquidazione controllata del patrimonio

Una via d’uscita da debiti e pignoramento dello stipendio
Giuseppe, dipendente pubblico, ha vissuto per anni sopra le proprie possibilità, anche grazie al sostegno economico dei genitori. Alla loro scomparsa, ricorre al credito facile per mantenere lo stesso stile di vita, finendo con 180.000 euro di debiti. Quando iniziano i pignoramenti dello stipendio, è costretto ad affrontare la realtà. Dopo un primo rifiuto, si rivolge di nuovo a noi: la sua situazione richiede una soluzione rigorosa e così viene avviata una procedura di liquidazione controllata del patrimonio: Giuseppe cede parte del proprio stipendio ai creditori per tre anni, mantenendo il minimo vitale. Al termine, ottiene la liberazione dai debiti e un nuovo equilibrio economico per ricominciare.

Non volevo rinunciare a niente. Poi ho capito che stavo perdendo tutto.

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Cerchiamo avvocati e commercialisti esperti in crisi d’impresa, diritto bancario e civile, interessati a un modello di partnership strutturato. Il nostro team si occupa dell’analisi preliminare e del rapporto con il cliente; al professionista affidiamo la gestione degli aspetti tecnici e legali necessari a rimettere in corsa il debitore. Uniamo competenze complementari per offrire soluzioni concrete a chi ha bisogno di ripartire.